Consunzione, cos’è e cosa comporta

La consunzione (letteralmente significa logoramento della persona) è una condizione patologica caratterizzata dalla progressiva mancanza di forze; coloro che ne sono affetti subiscono un notevole calo di peso e sono soggetti a disidratazione.
Il sintomo principale della consunzione è l’affaticamento muscolare, ma altri sintomi possono essere la vista offuscata, la difficoltà di deglutizione e masticazione e la mimica facciale limitata.
Può essere di origine sia fisica, e in questo caso parliamo di miastenia, che di origine mentale, che definiamo nevrastenia.

Cause di tipo fisico e cure

Parliamo di miastenia intendendo l’indebolimento di tutti i muscoli volontari; questo affaticamento muscolare può colpire a qualunque età, anche se notiamo che ad esserne affetti sono soprattutto le donne sotto i 40 anni e gli uomini sopra i 60.
Le cause di questa patologia possono essere molte: nella miastenia vera e propria la causa è l’interruzione della regolare comunicazione tra muscoli e nervi.
In linea generale però parliamo di consunzione associandola ad altre patologie più o meno gravi, che causano anche questo indebolimento organico: ad esempio il diabete mellito, che spesso viene diagnosticato proprio a seguito di un’insolita stanchezza. Il diabete si manifesta con sintomi che includono, oltre alla sopra citata stanchezza, il calo ponderale e la disidratazione.
Anche l’anemia grave, condizione nella quale il numero dei globuli rossi nel sangue è basso, ha nella stanchezza e nell’affaticamento i suoi sintomi più comuni.
C’è poi l’ipotiroidismo, che è un malfunzionamento della tiroide che spesso viene diagnosticato a partire dalla stanchezza e dalla debolezza che affliggono il paziente.
Altra patologia che si manifesta frequentemente con una diffusa debolezza è quella legata ai disturbi delle ghiandole surrenali.
Non dimentichiamo altre patologie come la celiachia, la sindrome da stanchezza cronica, le apnee del sonno, perché in tutte queste la consunzione è uno dei sintomi di partenza.
Anche alcune malattie infettive possono causare affaticamento progressivo, ad esempio la mononucleosi.
Persino la malnutrizione merita di essere citata, in quanto la carenza proteica si manifesta spesso tramite una diffusa spossatezza.
Tra le varie patologie associate alla consunzione citiamo infine l’ipertensione arteriosa, la sclerosi multipla e le malattie neurologiche in genere. E non dimentichiamo la senilità.

Quanto alle cure, dobbiamo dire che indagare le cause dell’affaticamento muscolare è fondamentale; solo dopo aver avuto una corretta diagnosi, possiamo cercare i giusti rimedi per contrastarlo.
Va detto che per giungere alla diagnosi del problema sono necessari tutta una serie di accertamenti: esami del sangue che devono comprendere la glicemia e la conta dei globuli rossi, indagini nutrizionali, esami per escludere malattie infettive o patologie articolari e muscolari. È importante anche considerare le abitudini e lo stile di vita del paziente: contano anche l’eventuale abuso di alcool o droghe, il fumo, la qualità del sonno, la pratica più o meno regolare dell’attività fisica.
Le cure sono dunque da mettere in relazione con la causa scatenante della stanchezza del paziente, senza dimenticare che, oltre alle eventuali terapie farmacologiche, è bene riequilibrare l’apporto idrico, dei sali minerali, vitaminico e nutrizionale.

Cause di tipo psichico e cure

La consunzione di tipo psichico, anche detta nevrastenia o astenia nervosa, è una condizione molto particolare che si manifesta nel paziente insieme ad ansia e depressione.
La nevrastenia è anche conosciuta come esaurimento nervoso ed è un insieme di patologie psicologiche e neurologiche.
All’affaticamento si associano altri sintomi, quali cefalea, disturbi dell’umore, del sonno e dell’attenzione,sbalzi emotivi e affettivi, agitazione, iperemotività e ipocondria.
La principale causa di questa complicata patologia è da ricercarsi nello stress (derivato da diverse situazioni che devono essere valutate singolarmente); i soggetti affetti da nevrastenia sono stanchi sia fisicamente che mentalmente e possono manifestare altri disturbi tipici degli stati depressivi quali apatia, passività, senso d’ansia, disturbi del sonno, confusione, fragilità fisica e forte insicurezza.
A sua volta questa condizione di ansia può generare disturbi fisici come vertigini, giramenti di testa, aumento della pressione sanguigna, tremori, senso di malessere generale. Inoltre può esserci un calo o un aumento ponderale.
Va detto che questa consunzione di tipo psichico può manifestarsi anche in presenza di vere e proprie malattie mentali, come il disturbo bipolare, la schizofrenia, il disturbo post traumatico da stress, la depressione acuta e il disturbo borderline di personalità.

Anche in questo caso, per arrivare ad una diagnosi si deve ricorrere ad accertamenti specifici, quali esami del sangue e una valutazione psicologica.
E la terapia psicologica è il principale trattamento consigliato, a cui può eventualmente essere associata anche la terapia farmacologica con ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici o stabilizzanti dell’umore.
Sono consigliati anche dei rimedi alternativi come yoga, aromaterapia, rilassamento muscolare e ipnosi, tutte pratiche che favoriscono il rilassamento del paziente e che non possono che essergli di giovamento.

Note storiche

In passato la consunzione era associata alla tubercolosi, poichè la malattia sembrava consumare le persone che ne erano affette dall’interno. Si tratta di una malattia infettiva causata da batteri e peggiorata dalle precarie condizioni sanitarie e da una dieta povera e poco bilanciata. Prima della scoperta degli antibiotici, i malati di tisi si consumavano progressivamente fino a morire.
Durante l’epoca vittoriana ci fu una romanticizzazione della malattia, che divenne di moda anche per quanto riguarda gli effetti causati, quali l’estremo pallore e la grande magrezza. Nei primi anni del 1800 si pensava che la consunzione fosse ereditaria e nelle donne era considerata addirittura un’attrattiva. Esistono tuttavia cenni sulla consunzione ben più datati: l’Antico Testamento parla di una malattia consuntiva che colpiva chi si allontanava da Dio e nell’antica Grecia Ippocrate ne parla nel suo libro “Le epidemie”.
Durante tutto il Medioevo la cosiddetta “peste bianca” continuava ad essere associata a temi religiosi o soprannaturali.
Nel 1882 Robert Koch scoprì e isolò i batteri che causavano la malattia; lui, insieme a Pasteur, è ritenuto il fondatore della moderna batteriologia. Tuttavia per il vaccino dobbiamo attendere il 1921, con il Bacillo Calmette-Guerìn (BCG).