Glande secco: un problema da non sottovalutare
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La secchezza della pelle del glande è un fenomeno che interessa più uomini di quanto si possa pensare e che non deve essere preso troppo sotto gamba, nonostante le cause siano di semplice risoluzione. Anzitutto è bene premettere che vi possono essere situazioni per cui il glande si secca senza alcuna patologia o infezione in corso: accade ad esempio quando si indossano indumenti intimi di tessuto scadente, o ancora a seguito di sfregamenti eccessivi della parte interessata in occasione di rapporti sessuali o di altro genere. Ancora un altro motivo può derivare da una cattiva o inadeguata igiene intima, essendo il glande una zona che entra in contatto con l’urina, lo sperma e in generale i liquidi sebacei del pene: se non viene quotidianamente pulito, può formarsi una spiacevole patina bianca che, tra le varie inconvenienze, fa disidratare e seccare la pelle del glande stesso. Escludendo queste cause, se noti che il tuo glande è secco attendi un paio di giorni e poi contatta il tuo urologo o andrologo di fiducia per prenotare una visita: in questa fase è sostanzialmente indifferente per l’una o per l’altra figura professionale, nonostante si tratti di due specializzazioni diverse con competenze eterogenee.
Glande secco: le cause
Per stabilire quali possono essere le cause del glande secco occorre prima di tutto operare una distinzione tra i casi in cui la secchezza interessi soltanto il glande oppure anche il corpo del pene, chiamata asta. Se la secchezza riguarda soltanto il glande, che si presenta anche rugoso e totalmente disidratato, molto probabilmente hai un’infiammazione specifica del glande che porta alla cosiddetta atrofia musosale: come si evince dal nome, la caratteristica di questa condizione è lasciare la mucosa interessata completamente atrofica, spesso più rigida e assottigliata, tutti fenomeni collegati alla difesa che il corpo sta attuando per combattere l’infiammazione. Un’altra possibile causa del pene secco e rugoso è la xerosi, una malattia che consiste nella diminuzione delle componenti lipidiche dell’epidermide. Si tratta di una situazione aspecifica, nel senso che può colpire il glande del pene come altre parti del corpo, ma che di frequente interessa l’organo genitale perché è una parte con molta mucosa. Se invece la situazione di secchezza e rigidità anomala interessa tutto il pene, quindi sia il glande che il corpo denominato asta, e magari anche la sacca scrotale, probabilmente si tratta di un eczema. Non è difficile individuare questo fenomeno poiché il pene, oltre ad essere più secco e rugoso, è anche desquamato, con piccole parti dello strato superficiale di epidermide che si staccano. A seconda dell’aspetto delle scaglie si distingue tra processo eczematoso pitiriasico e processo eczematoso furfuraceo: nel primo caso le scaglie si presentano di aspetto biancastro e di dimensione molto piccola, mentre nel secondo le scaglie sono più grandi e importanti.
Cosa fare in caso di glande secco
In attesa della visita dallo specialistica puoi detergere con cura e frequenza il tuo glande con prodotti appositi, utili non solo per idratare ma anche per ripristinare lo strato lipidico dell’epidermide. Non prendere iniziative riguardo a farmaci o trattamenti invasivi la cui messa a punto spetta, eventualmente, solo al tuo medico dopo una visita diretta della zona interessata.
La balanite: che cos’è e quali sono le cause
Un’altra condizione patologica che può colpire il glande è la balanite, che consiste nell’arrossamento, desquamazione e irritazione del glande; in alcuni casi può interessare anche il prepuzio, ossia la parte di pelle che ricopre il glande stesso negli uomini non circoncisi, e in quel caso si parla di balanopostite. La balanite nella letteratura medica è divisa in alcuni sottotipi: balanite batterica, la più comune, balanite allergica da contatto, balanite da farmaci e balanite traumatica di tipo irritativo. Nonostante queste diverse tipologie, quasi sempre la balanite ha origine batterica e dipende da agenti patogeni come il Neisseria gonorrhoeae, lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes. Un altro batterio che può causare la balanite è la Candida Albicans. Le cause della balanite possono essere diverse: anzitutto è possibile contrarre le balanite per via sessuale, soprattutto se questa è la conseguenza di candida o gonorrea. Allo stesso modo, una cattiva igiene intima può favorire l’insorgenza di batteri, poiché il prepuzio è una parte che in qualche modo intrappola il glande e se non viene adeguatamente pulita diventa un punto perfetto per la proliferazione batterica. La balanite originata da farmaci è connessa all’utilizzo di alcuni antibiotici o cortisonici, che indeboliscono il sistema immunitario e possono contribuire all’insorgere della patologia. Vi sono poi malattie specifiche che diventano concause della balanite, come ad esempio il diabete, o l’utilizzo di saponi intimi con un PH eccessivamente basico: se è vero, infatti, che questa problematica interessa più le femmine, anche i maschi devono stare attenti a utilizzare un sapone intimo non troppo invasivo, che alteri cioè la flora batterica naturale promuovendo l’insorgenza di patogeni esterni.
Balanite: sintomi e come curarla
I sintomi più comuni della balanite sono: arrossamento, gonfiore e secchezza del prepuzio, talvolta anche unita a una leggera tumefazione, possibile produzione di siero o pus e disuria, ossia difficoltà a urinare. Anche in questo caso è necessario prenotare una visita specialistica dall’urologo o dall’andrologo, che soltanto a seguito di un esame clinico potrà stabilire la causa della balanite e dunque porre in essere cura più adeguata. In linea di massima, comunque, a seconda dell’origine della balanite occorre assumere farmaci diversi: in caso di balanite batterica è opportuno iniziare un ciclo di antibiotico, quasi sempre sotto forma di pomata da porre sul prepuzio. La balanite micotica si cura invece con antimicotici specifici mentre quella da farmaci con creme antinfiammatorie, oltre ovviamente alla sospensione del farmaco che ha causato la balanite. Se invece la causa è collegata a una patologia pregressa, come il diabete, la cosa più opportuna è stabilire una possibile cura alternativa con il tuo medico di famiglia o il diabetologo. Infine, se si tratta di balanite causata da saponi troppo invadenti non devi fare altro che sostituirlo, ma anche in questo caso una crema ricostituente e antinfiammatoria ti sarà di grande aiuto.
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