L’asma è una delle malattie croniche più frequenti nel mondo. La sua prevalenza è in netto aumento a causa dell’inquinamento ambientale, dell’aumento degli allergeni e dell’urbanizzazione. L’asma si manifesta attraverso una infiammazione delle vie aeree, caratterizzata dall’ostruzione dei bronchi, generalmente reversibile.
Che cosa è l’asma?
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L’asma è un’infiammazione cronica delle vie aree caratterizzata da iperresponsività ed infiammazione bronchiale. Nell’asma sono coinvolte numerose cellule, in particolare i linfociti T, i mastotici, gli eosinofili e le cellule epiteliali.
I segni clinici della malattia sono:
- dispnea, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse;
- ostruzione bronchiale;
- infiltrazione di cellule infiammatorie;
- iperreattività bronchiale.
In base alle manifestazione cliniche, l’asma può essere classificata in 4 stadi:
- intermittente, quando i sintomi si manifestano meno di una volta la settimana;
- lieve persistente, quando i sintomi si manifestano più di una volta la settimana;
- moderato persistente, attacchi quotidiani;
- grave persistente, i sintomi sono giornalieri e limitano anche l’attività fisica.
L’ostruzione bronchiale, tipica della malattia, è causata dall’infiammazione dalle vie aree inferiori, i bronchi si contraggono, si riempiono di liquido e producono un eccesso di muco, talvolta vischioso.
Quali sono le cause dell’asma?
L’asma è una malattia genetica dovuta ad una condizione di iperreattività bronchiale, ossia i bronchi rispondono in maniera spropositata a stimoli, che in condizioni normali in soggetti sani, non determinano risposte importanti. Gli stimoli possono essere di diversa natura e possono essere generati dall’esposizione con particolari allergeni, pollini, inquinanti, fumo, infezioni, sbalzi termici o anche emozioni e sforzi particolari. Le vie respiratorie di una persona asmatica, rispondono esageratamente a questi stimoli infiammandosi, restrigendosi e producendo più muco vischioso.
Quali sono i sintomi dell’asma?
I sintomi caratterizzanti la malattia sono:
- dispnea, definita anche come fame d’aria, il soggetto asmatico avverte di difficoltà a respirare;
- respiro sibilante, associato a dei rumori, come dei fischi;
- senso di costrizione toracica;
- tosse stizzosa, in particolare durante la notte e al mattino presto.
Tutti questi sintomi non si presentano contemporaneamente nel soggetto asmatico, questi possono variare da persona a persona e si possono manifestare con una certa frequenza.
Nell’asma di tipo allergico oltre ai sintomi caratteristici, si possono manifestare anche la rinite o la congiuntivite. L’asma allergica è causata da un’eccessiva reattività a vari stimoli allergenici presenti nell’ambiente esterno, come i pollini, le muffe, gli acari della polvere o peli di animali domestici.
È importante specificare che l’asma è una malattia cronica, quindi va tenuta sempre sotto controllo del medico.
Diagnosi dell’asma
La diagnosi dell’asma si basa sul test della funzionalità respiratoria. L’esame viene effettuato attraverso la spirometria.
Con la spirometria si va a valutare il grado di ostruzione bronchiale e il suo miglioramento dopo somministrazione di broncodilatatore.
Come prevenire l’asma?
É buona norma, per un soggetto asmatico adottare particolari norme igieniche e comportamentali ed inoltre è opportuno allontanare quanto più possibile le sostanze irritanti o gli allergeni in grado di innescare una crisi asmatica.
Quali sono i trattamenti e i rimedi per l’asma?
La classificazione dell’asma in stadi ha permesso di stabilire linee guida riguardanti il trattamento dell’asma. La terapia farmacologica dell’asma comprende farmaci di fondo e farmaci sintomatici ed ha lo scopo di eliminare quanto più possibile e di prevenire i sintomi della malattia. I farmaci di fondo sono indicati per mantenere e ottenere un controllo della malattia e vanno assunti quotidianamente, per un periodo di tempo lungo. I farmaci sintomatici vengono impiegati per alleviare la broncocostrizione e i sintomi acuti caratteristici.
Tra i farmaci prescritti dallo specialista si ritrovano:
- broncodilatatori a breve e lunga durata d’azione, agiscono rilassando la muscolatura liscia bronchiale;
- corticosteroidi per via inalatoria;
- altri farmaci tra cui gli antileucotrienici.
Ovviamente la terapia non è individuale, ma varia da soggetto a soggetto, sarà il medico a stabilire il piano terapeutico da adottare e soprattutto decidere se sia opportuna una terapia per via inalatoria o per via orale.